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Immersioni da sogno: l’USAT Liberty

Area: Bali, Indonesia.

GPS: 8° 16' 28.80” S  – 115° 35’ 34.77” E

Tipo d’immersione: relitto

Accesso: spiaggia

Livello: principianti – esperti

 

LO SCENARIO

La spiaggia di Tulamben, sul lato nord-est dell’isola di Bali, è una lunga distesa di sabbia nera e ciottoli d’origine vulcanica. Alle spalle dei resort e dei praticelli a filo d’acqua incombe il vulcano Agung, uno degli artefici dell’immersione più famosa dell’isola. Si deve infatti, a questo gigante di 3000 metri d’altezza, la magnifica sabbia nera del fondale, dove pesci e nudibranchi diventano fluorescenti per contrasto, ma anche l’affondamento definitivo dell’USAT Liberty. Il Liberty affondò in due tempi. Nel gennaio del 1942 venne silurato da un sottomarino giapponese nello stretto di Lombok. Venne rimorchiato fino alla spiaggia di Tulamben, dove l’equipaggio venne messo in salvo e il carico recuperato. Nel 1963 il terremoto scatenato dall’eruzione del vulcano Agung fece scivolare la nave in profondità tra i 9 e i 35 metri.

COSA VEDERE E QUANDO

Il Liberty è un relitto visitabile tutto l’anno. La visibilità va da un minimo di 10 a un massimo di 25 metri. Durante i periodi di pioggia, da novembre a marzo, può scendere verso i livelli minimi. La temperatura dell’acqua è sempre mite, ed è compresa tra i 23° ed i 28° gradi.

Già dalla riva, il fondale di sabbia nera offre innumerevoli immagini e spunti: nudibranchi e altri molluschi multicolori, ghiozzi, pesci scatola e stelle marine.

 

A poco più di 30 metri dalla spiaggia, tra i 6 e i 10 metri di profondità, si incontra la parte più alta del relitto. Lo scafo lungo 120 metri giace sbandato su un fianco, parallelamente alla riva.

Il relitto non è interessante in quanto tale: l’intero carico era stato recuperato e, sia US Navy che i locali, avevano iniziato a spogliare il relitto delle sue parti di metallo quando era ancora per metà fuori dall’acqua.

Ciò che lo rende unico è senz’altro la vita che si è sviluppata intorno. Sulle travi in metallo sono cresciuti fitti gli alcionari, di colori che variano dal bianco al rosa al lilla, alcuni dei quali di dimensioni impressionanti. Le porzioni del ponte superiore rimaste intatte hanno fornito un valido supporto verticale a una grande varietà di spugne e piccole gorgonie. Il fianco dello scafo che guarda verso la superficie è il meno concrezionato, ma è luogo d’appuntamento per nuvole di fucilieri, carangidi, barracuda, ricciole e talvolta mola-mola. Tutto intorno al relitto è facile incontrare gruppi di pesci pappagallo (Bolbometopon muricatum) e pesci pipistrello, ma anche pesci solitari come frogfish, pigmy, pesce ago fantasma (ghost pipefish), cernie.

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IL BRIEFING

L’entrata e l’uscita per questa immersione avvengono dalla riva. Sulla lunga spiaggia, delle donne locali offrono di portare per voi le attrezzature fino al punto d’ingresso più vicino che è davanti al tempietto balinese. Non sentitevi in imbarazzo ad accettare i servigi delle ‘portatrici’: applicano tariffe svizzere.

Il relitto è sempre abbastanza frequentato, meglio effettuare il giro cercando di evitare eventuali affollamenti. La maggior parte dei subacquei, come al solito, preferisce l’interno del relitto, che è la zona più profonda, e dove ci si incastra facilmente (strano comportamento vero?). Un giro esterno darà molte più soddisfazioni, il Liberty infatti non consente una lunga navigazione all’interno, offre qualche spunto di luce e colpi d’occhio molto suggestivi guardando verso l’esterno nelle aperture più ampie.

La sosta a cinque metri è quella che può rendere l’immersione indimenticabile. A quella quota, sopra il relitto, si radunano spesso nuvole di pesci. 

ATTENZIONE

Correnti e condizioni meteomarine possono prendere alla sprovvista. Il pericolo maggiore in questo relitto è rappresentato dagli impigliamenti. In alcuni punti si può rimanere incastrati molto facilmente.

LOGISTICA E COLLEGAMENTI

Accesso: riva

Guida: non necessaria. Decine di centri subacquei ben attrezzati operano a Kuta, Denpasar, Tulamben etc.

Aeroporto: Denpasar – DPS 


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