Pneumotorace e le sue conseguenze

Un giovane subacqueo che aveva subito un incidente con rottura di costole e pneumotorace, ha chiamato il DAN per sapere perché non poteva più immergersi. Qual è il rischio di un pneumotorace spontaneo? La cicatrizzazione della pleura potrebbe causare problemi?

I polmoni sono contenuti nel torace e protetti dalla membrana pleurica. La pleura fodera l’esterno dei polmoni e l’interno della cavità toracica, lasciando uno spazio tra i due strati. Se l’aria entra nell’area tra i tessuti pleurici, lo spazio si riempie e, espandendosi, riduce la capacità di espansione dei polmoni, compromettendo la respirazione. Se l’aria proviene da una ferita interna, si tratta di uno pneumotorace chiuso. Se la ferita è esterna, si tratta invece di uno pneumotorace aperto. La lacerazione potrebbe dipendere da un difetto del polmone o da un incidente. Più è grande il buco e più rapida sarà la progressione del pneumotorace. Se il buco è piccolo, il pneumotorace si potrebbe chiudere da solo e l’aria sarebbe poco a poco riassorbita dal corpo. Se la ferita interna non si chiude e l’aria continua ad entrare nello spazio tra le membrane, si tratta di una condizione chiamata pneumotorace iperteso: il volume di gas si espande comprimendo i polmoni e il cuore. È un caso molto pericoloso e richiede un intervento immediato. Se succedesse ad un sub sottacqua, l’aumento di pressione nello spazio pleurico sarebbe aggravato dall’espansione del gas durante la risalita.
 

Il pneumotorace può essere il risultato di un trauma contusivo al torace che porta la pleura a strapparsi, un po’ come se si scoppiasse una busta di carta gonfiata. Quali sono le possibilità che la rottura avvenga di nuovo, provocando uno pneumotorace spontaneo? Se l’incidente è simile a quello appena descritto, la parte lesa dovrebbe rimarginarsi completamente nel giro di qualche mese, con scarsissimo rischio di pneumotorace spontaneo. Il polmone stesso non deve aver sofferto troppo se la lacerazione riguardava solo la membrana pleurica. Tuttavia, se il trauma al torace provoca anche la rottura delle costole e queste perforano il polmone, il tessuto polmonare risulterà gravemente danneggiato. Anche dopo la cicatrizzazione, il rischio di pneumotorace spontaneo durante l’immersione è alto. Sarebbe sempre meglio sottoporsi a controlli medici prima di immergersi di nuovo. La presenza di qualsiasi ombra anomala all’interno del polmone, rilevata con i raggi X o con una TAC, indica il rischio di trattenimento d’aria e ridotta elasticità. In questa situazione, la probabilità di barotrauma polmonare in immersione è troppo elevata. Lo pneumotorace spontaneo può verificarsi senza preavviso anche in persone apparentemente sane. La causa è un difetto polmonare, che potrebbe essere congenito o presentarsi nel corso della vita. La ricorrenza di questo tipo di patologia è piuttosto alta e chi ne soffre non dovrebbe immergesi. Se si verifica in immersione, infatti, l’aria che fuoriesce dal polmone si ritrova in uno spazio chiuso che non può essere equalizzato durante la risalita. Inoltre, col diminuire della pressione esterna, il gas si espande, interferendo con la funzione del cuore e dei polmoni.
 

Se hai domande su questo argomento, non esitare a chiamare i medici DAN!
 

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