Foto: Marcello Di Francesco
Un occhio agli incidenti

MDD alle Maldive

Immagina di goderti una meritata vacanza esotica alle Maldive e di poter viaggiare facendo immersioni sulle splendide barriere coralline… Questo è ciò che un sessantenne francese, iscritto DAN, era intento a fare fino al giorno in cui risalì da un'immersione con un senso di malessere e disorientamento.

Appena una decina di minuti dopo la prima immersione della mattina a Gaaf Alif, avvertì improvvisamente vertigini, nausea e vomito. Sulla barca gli venne somministrato ossigeno al 100% con erogatore a domanda, ma senza miglioramenti di rilievo. La guida subacquea, sapendo che DAN opera attraverso una rete internazionale di centrali d'allarme attive 24 ore al giorno, allertò il DAN Europe chiedendo assistenza. DAN consigliò di trasferire il paziente al più vicino centro iperbarico. In mezzo al mare, era più facile a dirsi che a farsi! Dopo aver verificato le opzioni disponibili, DAN organizzò il trasporto tramite un motoscafo di soccorso che prelevò il paziente dalla barca da crociera per portarlo al centro medico iperbarico di Villingili sull'atollo di Addu. Nel frattempo, DAN aveva allertato il centro medico, che aspettava l'arrivo del paziente.

Durante il trasferimento, al subacqueo infortunato venne somministrato ossigeno normobarico due volte ogni ora. All'arrivo, il paziente non era in grado di camminare da solo e continuava ad accusare nausea e vertigini. Alla prima visita medica gli venne diagnosticata malattia da decompressione dell'orecchio interno, e venne avviato il trattamento in camera iperbarica secondo la Tabella 6 della US Navy. Dopo la terapia il paziente poteva camminare da solo, ma non era ancora completamente guarito. Il giorno successivo fu necessario un altro trattamento secondo la Tabella 5 affinché i sintomi scomparissero del tutto.

Al DAN la notizia che la cura aveva avuto gli effetti desiderati venne accolta con molto piacere. Dal momento che il subacqueo era assicurato con una polizza Sport Silver, i costi per l'evacuazione in motoscafo e per i trattamenti iperbarici vennero coperti per intero. Gli vennero rimborsati anche i costi di rifornimento del motoscafo (che aveva pagato durante l'emergenza) e le spese supplementari per l'alloggio sostenute durante il periodo della terapia. In totale, le spese assommavano a circa 12.000 euro.

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