Foto: Marcello Di Francesco
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Immersioni da sogno – I 5 tesori di Jackson Reef (parte II)

Jackson Reef ( Egitto): una specie di luna park della subacquea, con tanto di rollercoaster e cinque percorsi completamente diversi tra loro. Ne celebriamo la ricchezza e la bellezza, evidenziando caratteristiche e potenziali pericoli. Dopo l'articolo dedicato ai primi tre siti (Lighthouse, Garden, North Jackson), proseguiamo la serie con due tuffi impegnativi: Ras Goma e Sella, la famigerata Washing Machine.

Jackson Reef: Ras Goma

GPS: Entry point (se diverso da Jackson Nord)

  •  28° 0'42.41"N
  •  34°28'19.35"E

Livello: avanzato – tech

Scenario

Partendo da una profondità di circa 50 metri sul versante Nord-Ovest di Jackson Reef, un reef satellite ancora vergine scorre verso Sud, salendo gradualmente fino a ricongiungersi con la parete Ovest del reef successivo: Woodhouse Reef. È una delle vere chicche di Sharm el Sheikh, purtroppo raramente in programma presso centri subacquei che non dispongono di gommone.

Cosa vedere e quando

Gigantesche gorgonie, coralli frusta e acropore costellano questo reef letteralmente ricoperto di spugne e di piccoli coralli. Frequenti gli incontri con grosse cernie, tartarughe marine, aquile di mare e grossi tonni, squali pinna bianca di scogliera. Meno frequenti ma molto probabili gli incontri con squali martello, orlati, grigi di scogliera e a volte delfini.

BRIEFING

Ci si può immergere entrando in acqua nei pressi del relitto del Lara, sul lato Nord-Ovest di Jackson Reef, oppure dopo una puntatina nel blu, alla ricerca degli squali martello, se non si è passato troppo tempo sotto i 20 metri e/o si dispone di scorta d’aria sufficiente. Seguendo la corrente verso Sud, si scivola sul lato Ovest di Jackson Reef, un po’ verso l’esterno. Ad un certo punto il fondale inizia a risalire dolcemente, formando una cigliata che assomiglia a una piccola dorsale verso i 50 metri. Il miglior punto d’osservazione è a cavallo della dorsale, che prosegue fino alla sella tra Jackson e Woodhouse Reef, come un reef satellite. Quando il lato esterno diventa molto ripido e frastagliato, si è in prossimità della sella. A quel punto, secondo le correnti, si può decidere se riemergere presso lo splendido giardino o continuare verso il lato Ovest di Woodhouse reef, che in quel punto presenta una parete verticale molto attraente e ricca di coralli soffici.

ATTENZIONE:

  1. Non effettuare l’immersione se c’è onda sul lato Ovest di Jackson e Woodhouse Reef!
  2. In presenza di corrente forte, dato il profilo del fondale, può verificarsi intensa turbolenza.
  3. Data la profondità, è consigliabile effettuare questa immersione in configurazione tecnica con scorta di gas sufficiente e miscele decompressive, soprattutto se si intende abbinarla all’immersione nel blu con gli squali martello.
  4. In ogni caso, vale la regola per cui la massima profondità va raggiunta entro la prima metà dell’immersione.

Jackson Reef: Sella/Washing Machine

GPS: Woodhouse Reef entry point

  •  28° 0'12.78"N
  •  34°28'3.23"E

Livello: molto esperti – avanzato

Scenario

La corrente da Sud ha tutto il tempo di accelerare senza troppe turbolenze lungo il fianco di Woodhouse Reef, una striscia madreporica lunga circa un chilometro. Immaginate una cigliata fitta di gorgonie che sfocia in una prateria di piccole spugne e coralli che ricordano un alpeggio fiorito, popolata da grandi animali al pascolo, battuta da correnti folli tra due reef nel mezzo di uno stretto. È questa l’immersione di Sharm El Sheikh più temuta da equipaggi e manager di diving center.

BRIEFING

Questa immersione è possibile solo con corrente da Sud e mare calmo. Si entra in acqua sul lato Est di Woodhouse Reef, poco dopo il canyon, e si naviga in assetto neutro, senza pinneggiare, su una cigliata ricca di teste di corallo, gorgonie e pinnacoli, su un fondale tra i 13-18 metri. Verso la fine del reef, la corrente si intensifica e il paesaggio s’infittisce di piccole gorgonie. Se credete che quello sia il massimo della velocità in un'immersione in drift, vi sbagliate. Quando il reef semiaffiorante si inabissa, la cigliata scende verso la prateria. E lì iniziano le montagne russe: state entrando in una lavatrice. Iniziate a compensare, perché lì la corrente, soprattutto se c’è onda, vi spingerà in avanti e sempre più in profondità. Arrivati sulla sella, la corrente che risale dalla cigliata inizierà a rotolare e cercherà di sparpagliare il gruppo, di separarvi dal compagno. Se ci sono problemi è meglio tagliare subito verso sinistra e girare l’angolo di Woodhouse Reef, tornando indietro sul lato opposto. Se proseguite, valgono le leggi dell’evoluzione darwiniana: quello è il luogo dove gli squali cercano i pesci distratti o stremati, per nutrirsene. Il luogo più sicuro è vicino al fondale, a circa 30 metri. Alla fine dalla traversata, il dolce pendio che risale verso Jackson Reef vi sembrerà una terra promessa.

ATTENZIONE:

  1. Non intraprendere l’immersione se c’è onda sul lato est di Jackson Reef. Anche pianificando un giro intorno alla punta di Woodhouse o un taglio nel blu, verso gli ormeggi di Jackson, la corrente può essere soverchiante e basta un crampo per trovarsi in un’area estremamente pericolosa per il recupero, anche in gommone.
  2. I subacquei che affrontano questa immersione devono essere tutti muniti di un pedagno: è facilissimo trovarsi spazzati via dal gruppo e dal compagno.
  3. Il controllo dell’assetto e la capacità di saper gestire la corrente sono fondamentali, ma le condizioni possono essere tali da rendere l'esperienza non sufficiente per rispettare velocità di risalita e stop di sicurezza.


Ringraziamenti

A Franz, Andrea Zuccari, Francesco Pipino e Dr Adel Taher, che con la loro esperienza hanno arricchito la mia comprensione di questo reef e delle sue leggi.


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