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Narcosi d’azoto: il Test
12 Ottobre 2016
Capisci che subacqueo sei da questo breve test.
Rispondi onestamente ad ogni domanda con un Sì o con un No.
- Sostenere che l’aria è una miscela obsoleta è pura eresia?
- Ti è mai capitato di leggere due volte il manometro prima di capire quanta aria ti restava?
- Tre volte?
- Quattro volte?
- È vero che bere tanta birra la sera aiuta a tollerare la narcosi d’azoto?
- Il limite di quaranta metri è stato messo lì per gli astemi?
- Ti è mai successo che qualcuno ti abbia afferrato per la bombola e costretto a risalire un po’?
- Ti capita di non ricordare perché ti hanno imposto di risalire?
- Ti è mai capitato di vedere tutto come attraverso una tv mal sintonizzata?
- E come attraverso un tubo?
- Hai mai visto elefanti rosa sott’acqua?
- Calamari giganti?
- È possibile che una gorgonia faccia morire dal ridere?
- Pensi che l’immersione profonda del corso avanzato sia una immersione inutile?
- È vero che la narcosi è gestibile?
- È vero che l’effetto dell’ossigeno e dell’azoto si compensano?
- Hai mai allenato la tolleranza alla pressione parziale dell’ossigeno come faceva Bret Gilliam?
- È vero che la velocità di discesa non ha alcun effetto sulla narcosi?
- Freddo e scarsa visibilità favoriscono la narcosi solo nei turisti?
- Quella che il Dalai Lama chiama la Pace Universale è là sotto… più o meno oltre i 70?
Calcola il tuo profilo
PROFILO 1 – da 1 a 5 sì
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PROFILO 2 – da 6 a 10 sì | |
Control Freak
La vostra distanza dalla narcosi d’azoto è spesso la stessa che prendete da aperitivi prolungati e da altre pratiche sociali che inducono ad una minima alterazione della percezione, o a una perdita di controllo. Voi volete essere sempre ‘sharp’, per questo preferite il Nitrox all’aria, anche a dieci metri. Difficile darvi torto. In questa categoria si annidano subacquei tecnici integralisti e pochissimi ricreativi.
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Easy going
Pensate, visti anche i costi dei corsi e delle ricariche, che l’aria sia ancora una miscela più che accettabile. Siete convinti che la narcosi sia una brutta bestia, ma con la quale prima o poi ognuno deve farci i conti. Ma meglio se in un contesto controllato e senza mai esagerare, soprattutto per non entrare mai in quel campo minato che è la pressione parziale dell’ossigeno.
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PROFILO 3 – da 11 a 15 sì
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PROFILO 4 – da 16 a 20 sì
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Profondisti
Provate una sorta di attrazione fisica per le bombole da 18 litri e per le pareti verticali che NON si fermano sul sabbione a 40 metri. Fuggite i giardini di corallo come la peste e nei vostri tuffi c’è sempre una puntatina un po’ oltre i limiti. In superficie siete sempre indaffaratissimi a nascondere il computer alla vista di istruttori e divemaster. Al momento opportuno, per difendervi, sfoderate standard e manuali delle marine militari e delle federazioni. Quelli del ’57.
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Intossicati
Le innumerevoli birre che bevete ogni sera voi le chiamate ‘allenamento alla tolleranza dell’azoto’. Avete riso in faccia ad una povera murena a cinquanta metri e ad un istruttore tecnico che vi sgridava per la vostra configurazione, una mono da dodici, mentre razzolavate sotto il terzo arco di Thomas Canyon. A voi l’azoto ormai… Davanti all’anestesista, se non volete ricevere una dose debole e risvegliarvi sotto i ferri, vi conviene dichiararvi per ciò che siete: tossicodipendenti.
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Vuoi saperne di più sulla narcosi d’azoto? Leggi l’articolo Risposte fisiologiche alla pressione nelle immersioni subacquee.