Foto: Marcello Di Francesco
Subacqueo preparato

Ripendere in sicurezza: decalogo per subacquei arrugginiti

Dopo un lungo inverno e un ancor più lungo lockdown, l’astinenza da azoto è tanta. In questa primavera di clausura sono riusciti ad immergersi solo i subacquei che disponevano di una piscina profonda in casa o di un accesso al mare/lago/pozzanghera privato. Se non appartieni a questa fortunata categoria, hai bisogno di qualche consiglio per poter riassumere azoto, evitando sovradosaggi e altri fastidi.

1- Le mute, sia umide che stagne, tendono a ritirarsi durante i periodi di inattività. Puoi tentare di perdere una taglia recandoti a piedi, sacca in spalla, al luogo d’immersione, ma solo se abiti ad almeno 300km da lì. In alternativa, puoi affittare una muta ben sanificata presso il tuo diving di fiducia, o ricomprarla identica. Scoprirai che le fabbriche cinesi continuano a sbagliare le taglie occidentali. Sii cauto nel prevedere i tempi del tuo peso forma: potresti passare anni in affitto.

2- Se le mute si ritirano, le batterie tendono a scaricarsi. Te ne sarai accorto con lo scooter ad aprile. Tieni presente che, a differenza di quelle dello scooter che si ricaricano in movimento, le batterie del computer sub NON si ricaricano durante la discesa. Procuratene di nuove dove sei certo di poterle acquistare. Altra tendenza balorda delle batterie: oltre a scaricarsi durante l’attività, ce ne sono di tanti tipi diversi, e quelle giuste forse non le troverai nei negozi vicino al punto d’immersione.

3- La valigetta waterproof col tuo adorato kit salva-immersione è probabilmente dove l’avevi riposta tu. Hai fatto dei lavori in casa? Allora prova a guardare dietro ai secchi di pittura: se convivi con un non subacqueo, è probabile che sia stata scambiata come la custodia di un trapano e non come un set da uncinetto. Trovata? Potrai riabbracciare la tua preziosa collezione di O-ring e brugole, il tuo mezzo chilo di adattatore DIN e l’introvabile tubetto mignon del silicone. Manca un cinghiolo? Si era rotto in gommone a settembre. Ricompralo. Adesso controlla se nella tasca del GAV c’è ancora la maschera spare.

4- Gli insetti sgradevoli tendono a mettere sù casa in cavità umide e poco frequentate. Mute e secondi stadi offrono il massimo del confort per ragni, scorpioni e scarafaggi. La storia del divemaster cui hanno estratto una blatta dai bronchi NON è una leggenda metropolitana. Quindi, controlla bene il boccaglio prima di usarlo e rovescia per bene la muta. Evita di trasportare specie infestanti in luoghi cui non appartengono.

5- Non si fa nessuna brutta figura nel ricominciare con un’immersione semplice. I subacquei macho sostengono che nelle immersioni facili non ci sono attrazioni, ma se non vuoi diventare tu stesso un’attrazione per loro, evita di ricominciare subito con immersioni impegnative. Se possibile, immergiti dalla riva. Stai pur certo che coloro che ti spingeranno all’immersione complicata saranno i primi a brontolare sul tuo assetto e sui tuoi consumi. Fare un refresh non è mai disonorevole. 

6- La novità di quest’anno la conosci già, si chiama COVID-19. All’insegna delle distanze è bene che tu riempia un questionario sulla tua (speriamo lontanissima) relazione con l’epidemia, prima di recarti al diving. Lo trovi QUI. Ricordati di rispettare un distanziamento fisico di almeno un metro (o più, secondo disposizioni indigene) e tenere la mascherina nei locali, all’aperto e anche in barca e in gommone. Ora respira: sott’acqua potrai finalmente dimenticartene!

7- Tre immersioni al giorno sono tante anche per chi ha già ricominciato. Fanne al massimo due e sarai in pace con il tuo azoto residuo, le tue orecchie e le tue forze. Al contrario delle batterie del computer, le riserve di energia aumentano con la pratica. Per ragioni misteriose, le prestazioni fisiche e la concentrazione tendono a calare con stress e stanchezza, anche nella subacquea. Il tuo distanziamento sociale dalla MDD è di 5 metri per almeno 3 minuti.

8- Il buddy check non è un’abitudine passata di moda, ma una regola purtroppo ignorata. Sempre in virtù delle nuove regole, non ti sarà consentito toccare l'attrezzatura del compagno, ma potrai chiedergli di eseguire da sé i controlli sotto il tuo sguardo vigile. Gli indicherai di controllare GAV, cintura dei pesi, erogatori, aria (la valvola dovrebbe essere SEMPRE accessibile al subacqueo che la indossa). Chiedi al compagno di fare lo stesso con te. Riporta in auge una vecchia moda sempre sicura.

9- L’iscrizione al DAN non è a vita: va rinnovata anno per anno!

10- Ora però rilassati: il tuo brevetto subacqueo non ha data di scadenza! Le tue abilità subacquee hanno solo bisogno di un refresh.

P.S. Non hai ancora rimpiazzato il cinghiolo? Secondo Murphy la tendenza alla rottura di una parte è inversamente proporzionale alla disponibilità dei suoi ricambi. Ricordati di telefonare a Giorgio: la tua maschera spare è ancora nella tasca del suo GAV!

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